SIOPE: Il comune di Borgarello entra nella sperimentazione

SIOPE: Il comune di Borgarello entra nella sperimentazione

I dati contabili che le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare al MEF sono raccolti in un sistema, il SIOPE, a disposizione della RGS, della BdI e delle amministrazioni a cui i dati si riferiscono.
 Alla data del 15 novembre 2013 sono stati ammessi alla sperimentazione SIOPE e sistema di classificazione CUP e CPV (oltre agli enti già inclusi) 374 Comuni, 12 Province e 5 Unioni di Comuni.
Si tratta dei primi passi concreti verso una sistematizzazione dei dati delle PA (bilanci, spese, appalti e quant’altro) che ha come scopo «avere una “macchina telematica” che dia informazioni contabili attendibili e coerenti su ogni singola parte dello Stato, che siano anche accessibili, al fine di condividere con i cittadini le scelte ed i problemi conseguenti alle scelte, di ogni aspetto della gestione della “macchina” pubblica» (dal commento di A. Carzaniga alla nota del Ragioniere Generale dello Stato ricevuta dal Comune di Borgarello il 10 gennaio 2014).
Il comune di Borgarello (PV), nella persona del sindaco, Nicola Lamberti, ha chiesto e ottenuto che il proprio comune entri a far parte della sperimentazione.
Perché proprio Borgarello, minuscolo comune fra i 374 che sono stati ammessi alla sperimentazione?
 Perché Nicola Lamberti, nelle sue lettere, va oltre la richiesta ufficiale: egli in realtà articolando la richiesta la motiva con argomentazioni che toccano alcuni dei punti fondamentali e dei temi che più stanno a cuore a Effeddì, di cui Lamberti, oltre che socio è anche e soprattutto alfiere quando scrive «della necessità assoluta di superare il centralismo più o meno feroce (forse ottuso) che sino ad oggi dobbiamo subire (come cittadini italiani, prima che come responsabili di un comune), per arrivare ad uno Stato nuovo basato sui Comuni. Questo stato nuovo vorremmo fosse basato su un “disegno del meccanismo” che possiamo chiamare federalismo democratico, centrato su una “rete” di scambio paritario e automatico di informazioni, sia verticale che orizzontale, con collegamenti che devono essere sempre biunivoci non solo perché paritari, ma soprattutto perché tutto ciò è vantaggioso per tutti, prima di essere molto più ragionevole di quanto c’è oggi».
E quando nella lettera al commissario per la spending review si fa portavoce di uno dei temi più forti di Effeddì, la trasparenza «che massima deve essere in questo processo, perché la carenza informativa produce arretratezza nel nostro paese, produce sfiducia nelle istituzioni, produce disinteresse per la gestione della cosa pubblica e nell’opacità fioriscono gli sprechi e le malversazioni. Senza la trasparenza e l’ampia accessibilità ai dati vengono a mancare, come oggi ancora mancano, alcune condizioni necessarie per “fare Stato”». Con uno stile, quello della concretezza e della proposta, che è proprio dello stile di questa associazione.
– Lettera del Sindaco di Borgarello alla RGS e alla BdI
– Lettera del Sindaco di Borgarello a Carlo Cottarelli, commissario alla spending review
– Lettera del MEF al Sindaco di Borgarello