Il progetto SiSanità a Napoli: una scuola di imprenditoria nel quartiere della Sanità

Il progetto SiSanità a Napoli: una scuola di imprenditoria nel quartiere della Sanità

In un momento storico in cui si assiste a enormi cambiamenti economici e sociali, dettati dalla crisi, il progetto di una Scuola per l’imprenditoria nella Sanità ha avuto un forte valore sia simbolico sia operativo. Si è trattato di un “meta organizzatore” che ha voluto consolidare le esperienze di protagonismo imprenditoriale esistenti e promuovere nuova imprenditorialità in un contesto difficile, quello del quartiere “Sanità” di Napoli, luogo di devianza, marginalità, povertà e illegalità; ma anche centro di nuova infrastrutturazione socio-economica, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani che ha iniziato un percorso di promozione e valorizzazione del quartiere: gestione imprenditoriale delle catacombe di San Gaudioso e di San Gennaro, progetti di accoglienza, assistenza sociale e animazione, che hanno consentito la strutturazione di un network cooperativo che oggi da lavoro a 50 persone.
L’iniziativa, patrocinata dall’Unione Industriali di Napoli, si è avvalsa di una rete didattica, imprenditoriale e professionale che ha coinvolto imprenditori, associazioni di categoria, docenti universitari, manager e consulenti, riuscendo a costruire una partnership anche di livello internazionale. Hanno fatto parte di questa rete: larete imprenditoriale locale, attiva nel napoletano; ilmondo associativo e cooperativo legata a “La Paranza” di don Loffredo (Napolixenìa); la rete del Sud, costituita da imprenditori, agenti di sviluppo, politici, professionisti del Sud “amici”; la rete nazionale di “Effeddì”; il “Global Village For Future Leaders Of Business And Industry”, campus per aspiranti imprenditori organizzato dallo “Iacocca Institute” presso Lehigh University, Pennsylvania, USA.
La scuola per l’imprenditoria alla Sanità è stata progettata in maniera innovativa perché si è voluto fare riferimento alle necessità specifiche del territorio, e lavorare sulle esigenze, le competenze e le aspirazioni degli studenti, per far scaturire un prodotto formativo non convenzionale ma corrispondente ai loro bisogni. La scuola per l’imprenditoria è progettata in maniera innovativa rispetto alle tradizionali offerte formative sia nei contenuti che nel metodo. Questo approccio, che pone al centro l’individuo, vuole valorizzare le potenzialità effettive del soggetto, cercando di identificare l’elemento formativo chiave per ciascun beneficiario.
A tal fine sono stati realizzati tre percorsi di laboratorio (elaborati in funzione dei fabbisogni formativi rilevati e delle conoscenze ritenute indispensabili per dotare gli alunni delle capacità per fare impresa) composti da una serie di moduli d’aula alternati a moduli operativi e imperniati su due temi chiave: lo sviluppo personale e lo sviluppo d’impresa. I tre percorsi realizzati sono stati: “leadership ed imprenditorialità” (con moduli su: leadership, identità cooperativa, esperienze di imprenditorialità, team building, coaching), “strumenti: nuovo modo di fare mercato” (con moduli su: marketing, comunicazione, fund raising, controllo di gestione, informatica per il business, networking), “project work- come fare davvero un nuovo business” (attraverso il quale sono state approfondite e sviluppate le idee imprenditoriali).
Nei tre mesi di lavoro la scuola per l’imprenditoria alla Sanità ha saputo fornire ai 25 partecipanti (giovani laureati o soggetti con esperienza lavorativa autonoma e motivati dall’idea di avviare un’attività imprenditoriale) formazione qualificata, calibrata sui fabbisogni formativi individuali, ed ha agito come connettore di energie e miscelatore di esperienze.
Per descrivere alcuni risultati della scuola il modo migliore è quello di ricorrere ai tanti commenti scritti degli studenti, ed in particolare ad uno che può rappresentarli tutti: «le varie figure professionali che si sono alternate (…) hanno affiancato a concetti tecnici (…) altri di natura puramente umana (…) che individuano nel saper essere uno dei requisiti che un buon imprenditore deve avere oltre al sapere e al saper fare. (…) Il confronto con le esperienze altrui ha generato spunti per sviluppare nuove idee e nel contempo ha fatto nascere l’idea di poter creare una rete d’imprese che potrebbe essere il frutto della scuola.».