Il laboratorio di valutazione democratica – LVD

Il laboratorio di valutazione democratica – LVD

di Nicoletta Stame
 
Perché il Laboratorio
Un complesso di condizioni che si sono verificate recentemente nel nostro paese chiamano in causa una valutazione democratica. Da una parte, infatti, la crisi economica, la crescente sfiducia dei cittadini verso l’amministrazione, la domanda di accountability, fa parlare, come anche nel resto d’Europa, di un “deficit democratico”; dall’altra, la recente ri-centralizzazione amministrativa, anche coadiuvata da pratiche valutative correnti, non fa che aggravare l’inefficienza dell’amministrazione pubblica.
Responsabilità, libertà e democrazia non sono mai date, necessitano di essere difese, sempre riconquistate: la valutazione assume a tal fine un ruolo strategico; può contribuire ad avvicinare i cittadini alle amministrazioni pubbliche.
La valutazione ha a che vedere con la democrazia per molteplici aspetti distinti: è legata a una politica democratica, attenta al raggiungimento di risultati di sviluppo economico e sociale del paese e a un’affermazione dei valori democratici nella società (valutazione nella democrazia); può essere condotta con approcci che si qualificano come collaborativi e democratici (democrazia nella valutazione); può essere organizzata in modi che la facciano rispondere alla collettività, piuttosto che ad una sola categoria di soggetti (valutazione per la democrazia). Noi siamo interessati a tutti questi profili.
La valutazione, infatti, mira a rilevare gli esiti effettivi delle policy e raffrontarli, non solo con le intenzionalità pregresse, ma con l’interesse pubblico, con i fabbisogni attuali dei vari attori, e con valori spesso contrastanti cogliendo appieno la possibilità di valorizzare le conoscenze che attuatori, destinatari, utenti e cittadini hanno delle policy, dei loro esiti e delle interazioni con altre policy.
Lavorare per unavalutazione democratica significa mirare ad ampliare il numero dei soggetti interessati, il campo dei valori che vengono presi in
considerazione, il repertorio dei metodi di ricerca, il campo di interesse delle politiche, la definizione stessa degli oggetti delle valutazioni.
Attualmente, soprattutto in Italia, le potenzialità democratiche della valutazione sono largamente inespresse. La valutazione è una pratica essenzialmente confinata all’interno dell’Amministrazione. Molte pratiche valutative correnti servono a una concezione verticale dell’accountability (il livello “inferiore” risponde solo alle direttive di quello “superiore”; il livello “superiore” non è interessato alle pratiche dei livelli “inferiori” se non per accertarne la conformità a quanto preordinato) anziché favorire uno scambio reciproco tra diversi livelli (mutualaccountability) e un confronto orizzontale tra attuatori di una politica.
Per dare un contributo a connotare la valutazione in modo democratico, affrontandone i diversi risvolti pratici, metodologici, istituzionali abbiamo ritenuto necessario dar vita ad un laboratorio ove un gruppo di persone della società civile attraversole proprie esperienze e il proprio impegno si sforzi di portare l’amministrazione “fuori dagli uffici”a confrontarsi con le conseguenze dell’azione pubblica.
Obiettivi
Il Laboratorio ha l’obiettivo di esplorare e fare diventare effettive le potenzialità democratiche della valutazione: non solo “speakingtruth to power”, ma anche coinvolgere più profondamente i cittadini nella definizione dei criteri di giudizio e nella rilevazione e concettualizzazione degli esiti, capovolgendo il prevalente orientamento centralistico e top down della valutazione. Intendiamo favorire un dibattito pubblico allargato, in cui le esigenze valutative dei cittadini e delle comunità locali possano esprimersi.
Strumenti
Ci sono numerose modalità attraverso cui fare emergere il potenziale democratico della valutazione.Nel laboratorio si danno occasioni di riflessione e di sperimentazioni di metodi e approcci che presentino aspetti interessanti al nostro fine.
Collaboreremo con organizzazioni pubbliche e private per:

  • organizzare seminari,convegni, workshop
  • realizzare incontri di formazione
  • diffondere esperienze di valutazioni democratiche
  • affiancare gli operatori impegnati nel miglioramento dell’azione pubblica e in attività di valutazione.

Chi siamo
Il laboratorio è costituito da un gruppo di persone interessate a contribuire a che la valutazione si connoti in senso democratico e a portare i valori, le idee e le esperienze condivise nell’ambito del Laboratorio nelle proprie esperienze professionali individuali.
Le nostra configurazione, già consolidata come gruppo di lavoro, rende più congeniale la formula del laboratorio per sottolineare le caratteristiche di flessibilità e di sperimentazione
Da dove veniamo
Il Laboratorio per la Valutazione Democratica (LDV) rappresenta l’evoluzione dell’esperienza del Seminario dei Classici della Valutazione dell’Università La Sapienza di Roma, che ha visto un gruppo di practitioner e studiosi approfondire e discutere il pensiero di alcuni pionieri della valutazione nei paesi in cui essa è da tempo pratica costante.
Il seminario, nato nel 2008, si distingueva per lo studio critico degli approcci alla valutazione, da quelli degli gli anni ’60 e ’90 del ‘900, presentati nei Classici della Valutazione (2007), agli sviluppi più recenti. L’ispirazione del seminario è sempre stata pluralista, motivata dalla necessità di apprendere un’ ampia strumentazione teorica e metodologica. Il comitato scientifico del Ciclo di Seminari si sta ponendo come traghettatore per la costruzione del Laboratorio.
A chi ci rivolgiamo
A singoli o a organizzazioni pubbliche e private che intendano condividere col LDV iniziative singole o l’intero programma 2013.