Le attività del CRESM in Sicilia

Le attività del CRESM in Sicilia

Progetti
Comunità Urbane Solidali: A Palermo, in uno dei padiglioni ristrutturati dell’ex-manicomio (abbastanza centrale, corso Calatafimi) stiamo partendo con un progetto (finanziato da Fondazione con il Sud) che vuole favorire il dialogo fra la città e le tante comunità immigrate presenti (in modo più o meno organizzato). Faremo attività culturali (allestiremo un teatro), sociali (ospitalità) e vogliamo promuovere e stimolare anche imprenditoria locale. Abbiamo vari partner locali e con uno di questi (Mediterraneo di Pace) condivideremo questo enorme spazio (circa 800 mq su due piani + due giardini) insieme alle comunità immigrate e a tutta la cittadinanza. Abbiamo già un accordo di massima con la giunta Orlando per la collaborazione. Abbiamo finalmente firmato con l’Azienda Sanitaria Provinciale l’affidamento del Padiglione (per 7 anni, in comodato). Quindi fra 3-4 mesi avremo uno spazio aperto per molte iniziative e ovviamente lo consideriamo anche uno snodo di EFFEDDI. Anche perchè abbiamo intenzione di usare lo spazio e il progetto come laboratorio “politico” per la città.
Campagne
Stiamo promuovendo e collaborando a campagne su vari fronti, tentando di ricondurli ad un unico ragionamento, che riguarda in sostanza il problema di chi governa cosa e come. Ovviamente ci stiamo lavorando con numerosi altri soggetti siciliani a cominciare dal Movimento per l’Acqua Pubblica. Al momento in Sicilia si muovono un pò troppe cose, comincio dalle cose su cui è più difficile avere un impatto, ma serve a delineare il momento:
In ambito militare
a Niscemi (Caltanissetta) si sta installando una delle più grandi stazioni radar USA (ce ne sono altre 3 nel mondo (2 in USA e 1 in Australia) la differenza è che le altre sono piazzate a grande distanza dai centri abitati, qui invece sono vicine alle città. La gente sa già che è un grande rischio per la salute e vuole chiarezza. – Sigonella sta diventando la base mediterranea dei droni USA, da settembre ce ne saranno a centinaia sui cieli siciliani. fra l’altro la tecnologia non è ancora del tutto perfetta e la perdita di contatto con il drone è ancora una possibilità. Questo dà l’idea di un prossimi attacchi di massa contro la Siria e forse anche IRAN. Quindi la Sicilia si propone sempre più come portaerei USA (in questo si sta avverando il sogno di Salvatore Giuliano che la voleva come 51° stato USA). Stiamo facendo informazione e stiamo organizzando incontri con giornalisti, esperti e associazioni.
In ambito energetico
Trivelle e terremoti Si è riaperta la corsa al Petrolio in Sicilia (nella Valle del Belice a due passi dai Parchi Archeologici). Alcuni pozzi li vogliono trivellare proprio nella zona della Faglia del 1968. La Regione Sicilia (autonoma) ha finora negato le carte, Per cui stiamo organizzando comitati e osservazioni contro i piani di trivellazioni. Proprio mentre eravamo a Poggioreale per il primo incontro c’è stata una scossa. – Piano energetico regionale e piani locali Nel frattempo, anche per cercare di arginare le speculazioni su megaimpianti eolici e fotovoltaici, stiamo cercando di convincere le amministrazioni a dotarsi di Piani energetici locali, che guardino seriamente ai fabbisogni locali e possano anche produrre ricchezza per le comunità.
Fascia Costiera Sicula
è spuntato tutto a un tratto un mega progetto di una certa Società Dragaggi SPA che vuole farsi dare dalla regione (Lombardo & C.) TUTTA la fascia costiera Siciliana in concessione per 50 anni, in cambio della realizzazione, in parte con i fondi “Jessica” (ossia fondi strutturali che dovrebbero servire alla riqualificazione urbana e dei cosiddetti “Waterfront”), di innumerevoli opere di urbanizzazione (porti, porticcioli, etc). Il progetto è enorme, ma all’Assemblea regionale non ne sapevano niente i vari territori men che meno.
Insomma la sensazione è quella di una svendita colossale di tutto il territorio regionale, con la politica totalmente connivente e del tutto assente dal dibattito.