Scuola di Formazione Politica: Fare di più e meglio con meno per FARE BENE COMUNE". Un bilancio della prima edizione

Scuola di Formazione Politica: Fare di più e meglio con meno per FARE BENE COMUNE". Un bilancio della prima edizione

di Tommaso Di Nardo
La Scuola di Formazione Politica “Fare di più e meglio con meno per FARE BENE COMUNE”, nella sua prima edizione di Villaricca (primavera 2014), ha coinvolto in totale 30 partecipanti residenti nei comuni di Villaricca, Qualiano, Giugliano, Marano e Mugnano dell’area a nord di Napoli.
In questa sede, tracciamo un breve bilancio dell’esperienza che è durata complessivamente due mesi, da aprile a maggio, con un incontro a settimana in cui si è parlato di trasparenza, bilancio comunale, open data, spending review, gestione aziendale, valutazione, ambiente e raccolta differenziata, e-democracy, federalismo democratico. Attualmente, sono in fase di gemmazione uno o più laboratori di democrazia partecipati nei comuni citati promossi dai partecipanti alla scuola.
Secondo Cattaneo, oggi riconosciuto tra i grandi protagonisti del Risorgimento, il <<principio etrusco>>, “principio federativo e molteplice”, “vivaio di città generatrici di città”, poteva ammansire le barbarie senza estinguere l’indipendenza (Meldolesi L., Carlo Cattaneo e lo spirito italiano, 2013). Un’idea e una visione completamente nuova della civilizzazione italiana, quella di Cattaneo, che ci aiuta a ritrovare la speranza in un nuovo inizio. È nella sorprendente capacità di recupero, di spinte e di accelerazione che ha sempre contraddistinto il nostro paese, che la Scuola ha volutamente puntato coinvolgendo comuni cittadini e politici, aspiranti amministratori comunali, uomini di partito, giovani o semplici cittadini desiderosi di avvicinarsi alla politica del FARE BENE COMUNE.
L’idea di fondo è che viviamo in un momento di particolare cambiamento politico-sociale per cui è quasi necessario, per cavalcare questo cambiamento, approfittare della situazione con un approccio nuovo.
L’iniziativa è squisitamente civica, associativa e volontaria, ma nasce all’interno di una serie di istanze politiche al cambiamento che promanano da un gruppo di studiosi, professionisti, imprenditori, dirigenti e loro amici che si raccolgono intorno alla rete del federalismo democratico rappresentata dall’Associazione Effeddì.
L’idea di scegliere il luogo degli incontri nell’Istituto Don Mauro di Villaricca, Istituto scolastico paritario fondato dai Missionari ardorini di stanza a Villaricca dal lontano 1975, è stata senz’altro positiva poiché ha favorito il coinvolgimento di giovani della zona già studenti di liceo dell’Istituto, di cittadini appartenenti alla comunità parrocchiale locale, di politici appartenenti a diverse estrazioni politiche.
Una Scuola nata per FARE bene comune nel senso di facilitare la realizzazione del BENE COMUNE, ma anche nel senso di fare bene l’amministrazione comunale.
Nella Christifideles Laici del 1988, Giovanni Paolo II scrive che il BENE COMUNE, in cui ogni comunità politica trova il suo vero significato, si concretizza in quell’insieme di condizioni della vita sociale, con le quali gli uomini, le famiglie e le associazioni possono ottenere il conseguimento più pieno della propria perfezione.
Non mi soffermerò in dettaglio sui singoli incontri, sperando che un resoconto più dettagliato potrà essere fatto in seguito. Mi limiterò ad accennare agli interventi partendo da quello inaugurale tenuto da Alberto Carzaniga, senior member di Effeddì, il 4 aprile sul tema “Fare di più e meglio con meno”.
Alla luce della sua lunga esperienza di ingegnere che ha gestito numerose aziende e progetti e, soprattutto, dell’esperienza di governo svolta nella seconda metà degli anni ’90, Carzaniga ha posto al centro dell’attenzione il tema della contabilità e della sua rilevanza per una corretta gestione della cosa pubblica. Per “Fare di più e meglio con meno”, insegna Carzaniga, occorre impostare nel modo migliore la contabilità, che deve essere trasparente e il più possibile automatica in grado di programmare correttamente il ciclo degli acquisti e quello degli investimenti.
La Scuola è proseguita l’11 aprile con l’intervento sul bilancio comunale di Daniela Caianiello, responsabile finanziario del comune di Cardito in provincia di Napoli anche lei proveniente dalla rete Effeddì.
Il 24 aprile è stata la volta di Laura Tagle, esperta valutatrice di politiche pubbliche nonché componente del Nucleo di valutazione regionale della Puglia, espressione di Effeddì. Con Laura Tagle la Scuola ha posto al centro dell’attenzione il tema della valutazione delle politiche, tema poi ripreso nell’intervento di Nicoletta Stame del 15 maggio.
Trasparenza, bilancio e valutazione, questi i primi argomenti di una Scuola politica che sin dall’inizio ha mostrato un elevato profilo scientifico-intellettuale unito a una grande dose di esperienza e di praticità dei relatori. Basta pensare all’importante ruolo che gli OIV, cioè gli Organismi Indipendenti di Valutazione, hanno nei comuni, purtroppo sistematicamente sottovalutati da parte delle autorità centrali e delle stesse autorità locali, per capire quanto essenziale sia il tema della valutazione in ambito comunale.
Sono bastati questi primi incontri per porre immediatamente all’attenzione della Scuola il tema della necessità di istituire a valle del percorso formativo uno o più laboratori di studio capaci di preparare i partecipanti alla formulazione e all’attuazione di interventi immediati nelle realtà comunali. La necessità di avere informazioni corrette e puntuali (trasparenza e bilancio) e la necessità di valutare gli interventi attuati sia dal lato dell’efficienza in termini di risorse spese, sia dal lato dell’efficacia in termini di risultati raggiunti, ma anche e soprattutto dal lato degli obiettivi finali delle politiche e quindi delle possibilità/opportunità di migliorarli spendendo anche meno risorse, è parsa sin da subito l’esigenza più immediata e pressante della Scuola. Così è nata l’idea di organizzare un primo laboratorio per la valutazione delle politiche e degli interventi in tema di raccolta differenziata.
Il 2 maggio, al quarto incontro della Scuola si è parlato di gestione dei rifiuti con Raffaele Del Giudice, esperto del tema da anni nonché presidente di ASIA, la municipalizzata del comune di Napoli che si occupa della raccolta dei rifiuti nel capoluogo partenopeo. Del Giudice ha raccontato soprattutto l’interessante esperienza condotta in ASIA nell’ottica del “fare di più e meglio con meno” che meriterebbe certamente di venire ulteriormente approfondita anche con indagini sul campo.
Il 9 maggio la Scuola ha visto l’intervento di Luca Meldolesi, docente di Economia e Politica economica a Napoli dai primi anni ’80 e presidente di Effeddì. Meldolesi ha posto al centro dell’attenzione il tema del federalismo democratico e il suo ultimo libro sul tema, quel Cattaneo e lo spirito italiano già richiamato sopra. Con la lezione di Cattaneo sul federalismo democratico e il contributo specifico alla rivisitazione della storia della civilizzazione italiana e al recupero del <<principio etrusco>>, l’idea del laboratorio sulla valutazione democratica delle politiche in tema di raccolta differenziata assume un valore molto particolare.
Nell’intervento del 15 maggio, Nicoletta Stame, docente di Politica sociale e valutatrice esperta, già presidente dell’Associazione Italiana di Valutazione e poi di quella europea, vicepresidente di Effeddì, oltre a chiarire alcuni concetti relativi all’uso della valutazione in campo politico e soprattutto in tema di valutazione della perfomance della dirigenza pubblica, si è soffermata su alcuni contenuti originali del programma di riforma della pubblica amministrazione presentato dal governo Renzi e, in particolare, dal ministro Madia. La riforma della pubblica amministrazione e la revisione del funzionamento del sistema pubblica italiano, da molti avvertito come il problema dei problemi, può essere utilmente collocato nell’ottica del “fare di più e meglio con meno” ovvero del federalismo democratico alla luce delle esperienze e dei risultati mostrati dai sistemi democratici del Nuovo Mondo, Stati Uniti e Canada in primis, dove, ad esempio, la valutazione delle politiche pubbliche viene adottata in modi e termini molto efficaci.
Il 23 maggio la Scuola ha visto l’intervento di Aline Pennisi, esperta di statistica, dirigente della Ragioneria Generale dello Stato, vicepresidente di Openpolis, sul tema della trasparenza e degli Open Data. Con Aline la Scuola è tornata sul tema iniziale e in definitiva sul suo tema di fondo, quello della trasparenza, con un approccio molto pratico. Aline ha mostrato, infatti, alcune importanti e molto utili piattaforme di Open Data e di civismo partecipato e democratico come Opencoesione e Monithon suggerendo applicazioni immediate per i laboratori della Scuola. L’intervento di Aline è stato davvero fondamentale. Basti pensare che al momento, tra i partecipanti attivi nel comune di Marano di Napoli si sta formando un gruppo per l’utilizzo di Monithon intorno ad uno dei principali progetti del PIU EUROPA destinato dal comune di Marano alla riqualificazione del centro storico.
L’ultima lezione della Scuola è stata tenuta il 30 maggio da Franco Cioffi, temporary manager e componente della rete Effeddì nonché da poco componente dell’OIV del comune di Castellammare di Stabia. Con Franco Cioffi la Scuola ha toccato il tema della gestione del comune visto come un’azienda. Un tema ancora poco discusso, quasi misconosciuto. Grazie all’esperienza di manager e di formatore imprenditoriale e grazie all’esperienza dell’OIV di Castellammare, Franco Cioffi ha mostrato quanto sia fondamentale l’approccio gestionale, soprattutto dal lato delle risorse umane e quindi del personale, nell’ambito di un’amministrazione comunale, soprattutto quando questa si trova a dover fronteggiare una maggiore richiesta di servizi con una minore dotazione di risorse come accade da alcuni anni per via delle politiche di spending review.
Al momento alcuni partecipanti alla Scuola sono impegnati nella costruzione e nella programmazione di laboratori di partecipazione democratica con l’obiettivo di portare avanti alcune esperienze di valutazione democratica dal basso anche mediante l’uso delle piattaforme di open data civiche presentate da Aline Pennisi. L’idea è quella di mostrare nei fatti come sia possibile condurre politiche comunali nell’ottica del “fare di più e meglio con meno” basate sul coinvolgimento dei cittadini.
In tal senso, è comune a tutti i partecipanti alla Scuola l’esigenza di produrre informazioni adeguate sulle politiche comunali. Durante gli incontri della Scuola, tra l’altro, è stato possibile mostrare come, nonostante il decreto Trasparenza e le sezioni create sui siti web dei comuni sotto l’etichetta “Amministrazione trasparente”, i siti web non sono in grado di dare le informazioni più elementari e necessarie, come quelle ad esempio in tema di raccolta differenziata dei rifiuti.
L’invito, pertanto, è ad una rivisitazione dei siti web dei Comuni che sono stati costruiti senza rispettare i più elementari principi della comunicazione.
Questo primo bilancio finisce qui, con l’augurio di riuscire a scrivere un resoconto più dettagliato dei singoli interventi e, soprattutto, di raccontare le attività future dei laboratori e le impressioni e il lavoro dei singoli partecipanti.
 
Testi
Fare di più e meglio con meno. Luca Meldolesi(Ha insegnato Economia e Politica economica all’Università degli studi di Napoli “Federico II”. È stato presidente del comitato nazionale per l’emersione del lavoro non regolare). Intervento al ciclo di incontri “Ricostruire l’Italia. Dipende da noi”, Milano, Ambrosianeum, 26 febbraio 2014. Ora in Creare lavoro. Come sprigionare il potenziale produttivo italiano. In corso di stampa per Rubettino editore, Soveria Mannelli (CZ).
Le città a colori: una alternativa per tornare a crescere. Mauro Bonaretti (Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Già Direttore Generale del Comune di Reggio Emilia e Presidente ANDIGEL – Associazione nazionale dei direttori generali degli enti locali).Saggio pubblicato su www.forumpa.it, settembre 2012.
Fare di più e meglio con meno, e in modo democratico. Nicoletta Stame (Ha insegnato Politica sociale all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È stata presidente dell’Associazione italiana di valutazione e della European Evaluation Society ). Rielaborazione dell’intervento al convegno AIV del 20 gennaio 2013 pubblicato su RIV Rivista Italiana di Valutazione. Franco Angeli. 2012.
Elementi per una analisi delle ragioni del deficit pubblico. Alberto Carzaniga (Ingegnere e manager esperto in gestione e direzione d’azienda. Sottosegretario al bilancio del governo Dini e presidente della Cabina di regia nazionale). Scritto agosto 2013. Edizione zero.
 
Libri
Meldolesi, L. – Carlo Cattaneo e lo spirito italiano. Rubettino editore, Soveria Mannelli (CZ), 2013.